lunedì 3 settembre 2012

Il piatto dell'estate...insalata di riso e....

Rieccomi qui! Lo so, lo so, sono giusto 83 giorni che non scrivo un nuovo post...Non ho smesso di cibarmi né di cucinare... Diciamo che i vari spostamenti in giro per l'Italia mi hanno portata ad accantonare momentaneamente alcuni hobby, come questo blog per far spazio ad altre priorità, come il trasferimento e un lavoro temporaneo che ormai non mi lascia tregua. Dalla seconda settimana di giugno agli ultimi giorni di luglio è stato un completo via vai da Imperia a Roma per cercar casa, passando per altri piccoli spostamenti in Francia nei week-end e altri piccoli spostamenti in giro per l'Italia. Dal primo agosto invece io e Artù siamo tornati in terra natia, a Taranto, e da allora divido il mio tempo tra i vari progetti e un lavoretto estivo che occupa gran parte della mia giornata.
Insomma un estate piena di impegni e soprattutto di cambiamenti e posso dire la verità?? Non vedo l'ora che finisca per cominciare finalmente una nuova avventura in una nuova città!
Tra i vari viaggi in macchina, treno e autobus, un piatto è stato davvero il mio compagno di viaggio perché veloce da preparare e da mangiare anche in giro: l'insalata di riso...kamut e farro.

INSALATA DI RISO, KAMUT E FARRO


Ingredienti:
100 gr. riso integrale
100 gr, riso basmati
60 gr. di kamut
60 gr. di farro
150 gr di pomodorini
150 gr di mozzarelline
una confezione di olive verdi denocciolate
una confezione di mais
basilico
sale

Procedimento:
Lessare il riso, il farro e il kamut seguendo il tempi indicati sulle confezioni.
Tagliare i pomodorini, le olive, scolare il mais. Amalgamare tra di loro gli ingredienti e condire con olio e basilico. Lasciar raffreddare in frigo per un paio di ore prima di servire.



mercoledì 13 giugno 2012

Arancione= estate. Pane alle albicocche

Quando vivevo a Taranto gli alberi da frutto del giardino dei miei genitori hanno sempre scandito lo scorrere del tempo e l'arrivo delle stagioni. Dal malinconico autunno, dove le foglie pian piano cadono lasciando il tronco scoperto all'inverno in cui  tra il letargo generale di frutta e fiori gli aranci con le loro chiome sempre verdi si riempiono di succosi frutti. Sin da quando ero piccola la primavera era annunciata dal fiorire del mandorlo che spargeva ovunque i suoi petali rosa e poi...finalmente l'estate. E' in questa stagione che il giardino dà il meglio di sè, con gli alberi pieni di foglie verdi verdi, le prugne e le susine che piano piano crescono e diventano succose. Ma tra tutti il mio preferito è lui, l'albero più grande e produttivo: l'albicocco. Quando i frutti da acerbi cominciavano a prender colore significava soltanto una cosa: la scuola stava finendo e l'estate era finalmente arrivata. Le albicocche sono sempre state tra i miei frutti preferiti, insieme a fragole, ciliegie e fichi. Hanno quel colore arancione splendido e più maturano più aumenta la dolcezza e il loro colore rossastro. 
Da quando sono andata via per l'università non sono più riuscita a mangiare le albicocche del mio giardino, c'era sempre qualche esame o qualche impegno improrogabile che mi impediva di scendere a giugno. Anche adesso che l'università è finita non riesco proprio a scendere a casa in questo periodo dell'anno e se voglio mangiare le albicocche devo accontentarmi di quelle del supermercato. 
Lo scorso sabato facendo un giro nel mercato di Imperia le ho trovate, rosse al punto giusto, sode ma non troppo morbide...insomma...le albicocche perfette! Inutile dire che ho svaligiato il banchetto.
La maggior parte sono finite in giornata, mangiate così al naturale. Una decina però sono state utilizzate per questo pane, dolce, morbido e perfetto per la colazione. Già finito anche questo. La ricetta è per 4 persone, abbiate solo l'accortezza di utilizzare lo stampo adatto e non uno troppo grande come ho fatto io! 


PANE ALLE ALBICOCCHE



Ingredienti:
300 gr si farina per dolci e sfoglie  Rosignoli Molini
25 grammi di lievito di birra
3 cucchiai di zucchero
8 albicocche mature
1/2 bicchiere di acqua tiepida
1 cucchiaino di olio di semi 
1/2 cucchiaio di sale

PROCEDIMENTO:
In una ciotola mescolare il lievito con un cucchiaino di zucchero e l'acqua e lasciate lievitare per 15 minuti, fin quando non si formerà la schiuma.
Setacciate farina, sale e zucchero in una grande ciotola e aggiungete il lievito all'impasto. Lavoratelo fin quando non risulterà liscio ed elastico. Se dovesse risultare troppo secco aggiungete dell'acqua. 
Formate una palla e copritela, facendo lievitare il composto in un luogo asciutto e tiepido per circa 2 ore.
Ungete lo stampo per il pane e trasferite l'impasto nello stampo. Ponete sopra al pane le albicocche tagliate in due e denocciolate e lasciate lievitare altri 40 minuti in un luogo tiepido. 
Spennellate sulla superficie del pane un cucchiaio di olio di semi e a piacimento dello zucchero. 
Infornate per 30 minuti in forno già caldo a 200° fin quando il pane non sarà dorato. 
Può essere mangiato con burro e marmellata per un'eccellente colazione.  





Con questa ricetta partecipo al contest di Erika:



lunedì 11 giugno 2012

Carpaccio di pesce spada e ciliegie

L'estate dovrebbe essere incominciata già da un pezzo ma il caldo vero e proprio sembra che non voglia arrivare. Qui si dorme ancora con la trapuntina e le finestre chiuse e la pioggia non fa di certo sentire la sua mancanza. Nonostante tutto in cucina i piatti estivi non mancano e tra un riso freddo e un'insalatona l'estate è finalmente arrivata. 
Oggi ho provato un carpaccio di pesce spada con un insolito accompagnamento: le ciliegie. E' pronto in 5 minuti ma il gusto è garantito. Proprio un piatto adatto a una bella giornata di sole.


CARPACCIO DI PESCE SPADA CON CILIEGIE 


Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di carpaccio di pesce spada
200 gr di ciliegie mature
sale rosa dell'Himalaya
pepe qb
succo di un limone
2 cucchiai di olio evo
prezzemolo

PROCEDIMENTO:
In due piatti piani sistemare il carpaccio di pesce, salare e pepare. Emulsionare insieme il succo di limone con l'olio in modo da ottenere una salsina da irrorare sul pesce.
Denocciolate e tagliare a rondelle sottili le ciliegie e ponetele sul pesce spada.
Decorate con foglioline di prezzemolo e servite.






Con questa ricetta partecipo al contest di About Food:


sabato 9 giugno 2012

I taralli li faccio io!

Ormai sono due settimane che sono arrivata in un paesino dell'entroterra imperiese, 807 abitanti, due vie, un alimentari, una farmacia, una tabaccheria, un ufficio postale e tre chiese. Anche la casa è un piccolo rifugio fermo agli anni 70 dove non arriva nè il segnale del digitale terrestre nè tanto meno l'adsl. Non sapete la fatica per prendere il segnale quando devo scrivere un post. In compenso il tutto è circondato da verdi colline e da un ruscelletto che, insieme al rintocco delle campane, è l'unica fonte di rumore che può essere percepita la notte. Con la cucina mi è andata un pochino meglio rispetto al resto...almeno fuochi e forno ci sono e funzionano, anche se pentolame e utensili vari scarseggiano. Grazie al cielo sono solo tre mesi, poi ritorneremo alla vita frenetica della città. Io nel frattempo mi godo la pausa dalla civiltà tecnologizzata facendo solo due cose: leggere e cucinare...tempo tre mesi e sarò diventata una palla moooooolto acculturata.
Tra i vari esperimenti culinari vi mostro quello pugliese, i tarallini come li chiamiamo noi. Perché se non arriva il segnale tv non arriveranno nemmeno questi nell'unico negozio che c'è. E allora, almeno questi, me li faccio da sola.

TARALLINI ALL'OLIO



Ingredienti:
300 gr di farina manitoba Rosignoli Molini
150 ml di vino bianco secco
250 ml di olio evo
sale qb

PROCEDIMENTO:
Impastare la farina con il vino e l'olio ottenendo un impasto morbido e soffice. Lasciate riposare 45 minuti in un luogo asciutto (l'ideale sarebbe una ciotola di vetro coperta da un telo e avvolta in una coperta).
Dopo il tempo di riposo prendete una piccola porzione di pasta, ricavate un vermicello e unite le due estremità. 
Fate bollire dell'acqua salata in una pentola e immergetevi i taralli impastati per qualche minuto. Emergeranno come se fossero gnocchi.
Lasciateli asciugare e poi posizionateli su una teglia che andrò in forno a 180° per circa 30 minuti. 
**Se preferite potete aggiungere all'impasto anche dei semi di finocchietto. In Puglia esistono entrambe le versioni e sono entrambe ottime. 



Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca, Aria in Cucina:


mercoledì 6 giugno 2012

Polpettone di asparagi e vecchi ricordi

Quando ero piccola odiavo gli asparagi. Non sopportavo la loro consistenza, il loro odore e soprattutto il loro sapore. Un vero e proprio odio nei confronti di questa verdura. I miei nonni avevano un appezzamento di terra che coltivavano e che dava loro tutti i prodotti di cui avevano bisogno. Mio nonno usciva presto la mattina e, muovendosi rigorosamente nella sua 126 rossa, si dilettava a coltivare il suo piccolo-grande pezzo di terreno. Quando non c'era scuola o nei giorni di festa portava anche noi nipoti in quella terra così ricca di alberi e coltivazioni da lui tanto amate e curate. E proprio in un angolino di questa nascevano gli odiati asparagi. Non erano quelli bianchi e grossi che si trovano ora, ma verdi e sottili. Quando tornava a casa col suo bottino, mia nonna era subito pronta a trasformarlo in una di quelle ricette con cui, in una maniera o nell'altra, riusciva a far mangiare gli asparagi a tutti i nipoti: nella frittata. 
Sono passati 11 anni da quando i miei nonni non ci sono più e da allora nessuno più in casa mia ha cucinato quella frittata. Arrivata all'università ho ben evitato l'odiato ortaggio, eliminandolo definitivamente dalla lista dei prodotti a me graditi. 
Un anno fa trovandomi in un ristorante con degli amici ho scoperto un'altra specie di asparago, quello bianco, che da noi a Taranto non si trova. Un po' per curiosità un po' per insistenza da parte degli altri ho assaggiato la "nuova" varietà, scoprendo che il suo sapore non era così cattivo come lo ricordavo. 
Così, quando un mese fa mi sono trovata con mia madre di fronte ad un mazzo di asparagi verdi e sottili come quelli della mia infanzia non ho saputo resistere alla tentazione di dare una seconda chance agli odiati steli verdi. Complice una ricetta trovata in un vecchio giornale di cucina mi sono ritrovata a comporre una ricetta che mi ha fatto riscoprire la bontà dell'odiata verdura. E vi dirò di più...anche al resto della famiglia è piaciuta così tanto che nel piatto di portata non sono rimaste nemmeno più le briciole!


POLPETTONE DI ASPARAGI 



Ingredienti: 
500 gr di macinato di manzo
250 gr di asparagi verdi
2 uova
1 mozzarella
100 gr di prosciutto cotto 
3 fette di pane in cassetta
latte qb.
80 gr parmigiano 
pangrattato qb
prezzemolo qb
sale e pepe qb.
1 cucchiaio di olio evo

PROCEDIMENTO:
Pulite gli asparagi dalle parti dure eliminando le estremità. Lessateli per una decina di minuti in una pentola alta.
Mettete ad ammollare il pane in cassetta nel latte per qualche minuto.
In una ciotola lavorate il macinato con le uova, il parmigiano, il pane strizzato dal latte, il sale e il pepe, il prezzemolo tritato e l'olio. All'occorrenza aggiungete un po' di pangrattato per asciugare l'impasto. 


Stendete su un tagliere l'impasto di carne ottenuto e preparate il ripieno ponendo sulla sua superficie in ordine, il prosciutto cotto, gli spinaci e infine la mozzarella tagliata a cubetti. 


Aiutandovi con della carta forno arrotolate l'impasto e chiudetelo per bene, arrotolandolo nella carte forno come se fosse una caramella. 
Cuocete a 180° per 35-40 minuti in forno già caldo.


giovedì 31 maggio 2012

Spaghetti con calamaretti, pinoli e ceci....a casa Barilla

Chi mi conosce sa che sono sempre in ritardo. Questa volta però non si tratta di pochi minuti ma di quasi un mese, poiché questo post doveva essere pubblicato il 6 e non il 31 maggio. Presa da vari impegni del genere "cambio casa-cambio vita" mi sono completamente dimenticata di parlarvi di una giornata passata a casa Barilla. Ora, chi di voi non ha sentito parlare dell'evento starà dicendo "questa si è immedesimata in una pubblicità"...e invece no! La Barilla ha organizzato un tour in giro per l'Italia al fine di promuovere il marchio e soprattutto per offrire a tutti un week end a base di cibo, lezioni di cucina e convivialità. A Padova l'evento è stato realizzato il 5 e il 6 maggio, ma le tappe hanno toccato diverse città Italiane e il tour continuerà ancora nel sud Italia questo autunno.
All'interno del grande stand allestito in Prato della Valle c'erano vari punti di interesse, dalle lezioni di cucina degli chef dell'accademia Barilla, alle lezioni di bon ton di Barbara Ronchi della Rocca, a un'area dedicata completamente ai bimbi, liberi di utilizzare vari formati di pasta per realizzare svariati lavoretti. In più ci si poteva iscrivere a delle gare di cucina stile "cuochi e fiamme" sia per fare gli chef che per fare i giudici. Il tutto condito da una cucina sempre pronta a proporre assaggi di pasta e sughi del brand. 
Io mi sono fatta accompagnare da una delle mie più care amiche, Silena. Incuranti della giornata di pioggia siamo arrivate sul luogo infreddolite e accompagnate da un ombrello enorme. Una volta entrate però ci siamo divertite a sentire i consigli degli chef, a segnare le ricette presentate e a provare vari assaggi proposti dalla cucina. Ovviamente non potevano mancare le figuracce: al primo piatto preso sono arrivati giornalisti e fotografi che ci hanno immortalato da varie angolazioni e soprattutto ci hanno sottoposto a un'intervista su musica e cucina che spero di non vedere mai (non ce la posso proprio fare a parlare davanti a una telecamera...).


Non ci siamo fatte mancare neppure l'esperienza di giudici di gara, con tanto di assaggio, votazione e ricompensa finale (un pacco di spaghetti).



Evito di raccontarvi la fine della giornata che si è conclusa (non so ancora come) in sella ad un segway, uno di quelli aggeggi tipo bighe elettriche, abbindolate come due polle da due aitanti ragazzuoli.


Ora tutto questa descrizione serviva per arrivare alla ricetta rubata a non mi ricordo a quale chef, ma che vale davvero la pena di provare. Io e Silena l'abbiamo testata qualche sera dopo e vi posso assicurare che è ottima. Ci vuole un po' di tempo per preparare tutto perché le cotture sono lente. Ma se vi farete aiutare da una cara amica il tempo tra una spadellata e un'apertura del forno volerà letteralmente. Pronti?? Ecco a voi, presa direttamente dall'originale.


SPAGHETTI CON CALAMARETTI SU PASSATINA DI CECI CON PINOLI E POMODORINI CONFIT


Ingredienti (4 persone)
150 gr d ceci secchi 
300 gr di spaghetti
300 gr di calamaretti
3 spicchi di aglio
20 gr di pinoli
rosmarino, salvia, sedano e carote e cipolle qb
prezzemolo
olio evo 
sale e pepe qb
12 pomodorini confit.

PREPARAZIONE: 
Mettete a bagno i ceci secchi la sera prima, avendo cura di cambiare l'acqua almeno una volta. Una volta ben ammorbiditi metterli in una pentola, aggiungendo la carota, la cipolla, uno spicchio di aglio e due foglie di salvia. Coprite con dell'acqua e procedete nella cottura, aggiungendo man mano che serve ulteriore acqua. Al momento dell'ebollizione bisogna farli bollire lentamente. A cottura ultimata metteteli da parte con un velo d'acqua sopra.


Preparate in pomodorini confit. Lavate i pomodorini ciliegino, asciugateli e metteteli interi in una piccola teglia con olio, basilico, pepe, sale e origano, aglio e rosmarino e lasciate cuocere nel forno a 70 gradi per circa un ora e mezza. I pomodorini non si dovranno rompere, perciò bisogna effettuare la cottura con una temperatura bassa per molto tempo.


In una padella far scaldare l'olio con uno spicchio di aglio, una foglia di salvia e un rametto di rosmarino. Fateci insaporire i ceci e con l'aiuto di un mestolo prelevateli dalla padella lasciando in questa l'olio insaporito dai ceci. Passate al passaverdure i ceci e create una passata.
Lessate gli spaghetti, lasciandoli leggermente al dente. 
Riducete in piccoli anelli o in striscette i calamaretti, puliteli dalla pelle e saltateli in padella con un filo d'olio, aglio e un gambo di prezzemolo per due minuti.


In un altra padella tostate leggermente i pinoli, non aggiungendo nessun olio perché contengono al loro interno già il grasso necessario alla tostatura. Abbiate cura di girarli continuamente per evitare che si cuociano solo da una parte.
Nella padella con olio insaporito dai ceci finite la cottura della pasta aggiungendo parte dei calamaretti saltati in padella. 
Impiattate creando una base con la passata di ceci (a specchio, come si dice nel gergo), ponete sopra un nido di spaghetti, con i calamaretti restanti, i pomodorini confit e i pinoli e come decorazione aggiungete una foglia di prezzemolo in cima. 
Buon appetito!!




mercoledì 23 maggio 2012

Ciambella di ricotta e un'iniziativa importante

Quello appena passato è stato un fine settimana faticoso. Gli ultimi oggetti lasciati sparsi per casa sono stati raccolti e inscatolati e ormai l'intera abitazione ha perso l'aria familiare che ha avuto durante il nostro lungo soggiorno. Pile di scatole giacciono accavallate l'una sull'altra in quello che prima era il salotto in attesa del camion che le porterà dritte dritte a Roma. Noi invece, con lo strettissimo necessario, siamo già a Imperia, o meglio, in provincia di Imperia (ma questa è un'altra storia che racconterò presto). Questo week-end andremo a Padova l'ultima volta, a recuperare le cose che rimangono e soprattutto a riprendere Artù che spaventatissimo dal terremoto di domenica è scappato senza lasciare traccia di sé per quasi due giorni. Ora fortunatamente è con la proprietaria di casa che è riuscita a trovarlo e a tranquillizzarlo. Inutile dire che non vedo l'ora di avere di nuovo quella palla di pelo in giro per casa!
Tanti sono stati gli avvenimenti che hanno affollato gli ultimi giorni. Questo è un blog di cucina e non ritengo di avere le competenze adatte per parlare delle tristi notizie che hanno riempito le pagine dei giornali. Volevo aprire però una piccola parentesi sul terremoto che ha colpito l'Emilia il 20 maggio, sicuramente l'evento che renderà "indimenticabile" l'ultimo week end padovano. Anche noi siamo stati svegliati da un orrendo boato e dal letto che tremava e sono bastati pochi secondi per correre in giardino in cerca di una salvezza. Solo al pensiero anche adesso mi prende una stretta allo stomaco. Non oso pensare a ciò che hanno passato le persone che erano lì, nel luogo del disastro e che hanno subito danni sia fisici che psicologici. Spero davvero che la situazione di emergenza rientri il prima possibile e che la terra smetta finalmente di tremare. Ne parlo perché c'è un'iniziativa di un medico che conosco che offre gratuitamente la propria collaborazione per visitare gli abitanti di Finale Emilia e limitrofi questa domenica, 27 maggio. 
L'operazione si chiama "L'ambulatorio del sollievo" e l'associazione che la sostiene è "Manu Medica".
Il numero a cui rivolgersi per avere informazioni è: 380/1514476  Resp. Dott.Fabrizio Pedrabissi
Spero davvero che questa iniziativa possa essere almeno minimamente di aiuto per gli sfollati e per gli abitanti delle zone colpite. 

Vi lascio questa ricetta, una ciambella con la ricotta. E' velocissima da fare e si sporcano pochissimi utensili. Insomma adatta per chi è in fase di "lavori forzati". Un abbraccio a tutti.

CIAMBELLA DI RICOTTA



Ingredienti: 
300 gr di ricotta
300 gr. di zucchero
3 uova
3 cucchiai di olio evo (oppure 50 gr di burro)
50 gr di latte
la buccia e il succo di un limone
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
80 gr gocce di cioccolato  

PROCEDIMENTO:
In una ciotola lavorare bene le uova con la ricotta. Aggiungere le uova una alla volta e lavorarle bene. Amalgamare al composto l'olio e il succo di limone, insieme alla sua buccia. Aggiungere il latte e la vanillina.
Per ultimo incorporate la farina e il lievito setacciati e mischiate con molta delicatezza. Se volete aggiungete delle gocce di cioccolato o dell'uvetta.
Infornate a 180° per 40 minuti o comunque finché infilzando la torta con uno stecchino questo non esca pulito. 




Con questa ricetta partecipo al contest di Aria in Cucina in collaborazione con Olio Dante


al contest di Sabrina di Chic&Rude:


al contest di Dolcizie:



venerdì 18 maggio 2012

E sono 26...auguri a me!

Avete presente la scena di quei film americani dove una dolce coppietta ha appena finito di traslocare e si riduce a mangiare una pizza usando una scatolone come tavolo?? Bene, ora che l'avete visualizzata togliete la dolce coppia e togliete il trasloco ultimato. Io sono a questo punto. Sola da quasi 3 settimane in questo marasma di cartone, tra scatole, scatolette e scatoline e un trasloco che è già stato rimandato due volte. DUE. A condire il tutto un computer che ha deciso di terminare bruscamente la nostra collaborazione che durava ormai da anni. Si, lo so. Sono un po' sfigatella e mi lamento pure tanto, ma volevo avvisarvi che se non pubblico più ricette e non passo dai vostri blog non mi è successo nulla, sono solo presa dal processo di "inscatolamento"! Tra qualche giorno riprenderò il ritmo!
Però oggi è il mio compleanno e nessun distastro al mondo può impedirmi di festeggiarlo! E pazienza se la torta non me la farò da sola (davvero, non so dove sono i vari utensili necessari), la pasticceria locale offre ottime alternative! Se passate a Padova dovete fare tappa da Biasetto. Più che una pasticceria a volte sembra una gioelleria, ma i dolci che fa valgono tutti i soldi spesi. 
Vi lascio la foto (di fortuna) di uno dei miei preferiti: la setteveli. E con questo vi lascio e torno a impacchettare!!
Tanti tanti tanti auguri a me! 





PS: raggiunti i 201 followers..ma quanti siete?! Grazie mille a tutti!!
Maria

domenica 6 maggio 2012

Cambiamenti e cestini di fragole

Ebbene si, il titolo di questo post è proprio esemplificativo per questo periodo...un cambiamento dopo l'altro. Già la fine dell'università e dei percorsi di studio avevano decretato una grossa trasformazione della mia routine. Poi c'è stata la ricerca di lavoro, curriculum inviati, colloqui e appuntamenti, tre bambini da tenere e lavoretti vari da incastrare in tutto 'sto caos. Ora che avevo ripreso un po' i ritmi della nuova routine ecco arrivare un'altra novità...anzi chiamiamolo proprio cambio di vita. Il pinguino, Grà, cambia lavoro e  pure città. E io, ovviamente, lo seguo. Così da padovani diventeremo prima imperiesi (si chiamano così gli abitanti di Imperia??) e poi, tra qualche mese, romani. Non uno, due traslochi, per la serie "a noi le cose semplici ci fanno un baffo"!
Ecco il motivo di tanta assenza dai vostri blog! Perdono!! =)
Ora sono qui, tra pacchi, scatole, scatoline e scatolette e non so neppure da dove cominciare per organizzare tutto. Ma so che piano piano, un passo alla volta, affronteremo anche questa avventura. Nel frattempo, anche col cambio di cucina, il blog continuerà, magari più a rilento e con foto e utensili di fortuna!

CESTINI DI MERINGA CON CREMA AL MASCARPONE E FRAGOLE



Ingredienti:

Per i cestini:
200 gr di albumi
200 gr di zucchero a velo
succo di limone

Per la crema di mascarpone:
250 gr di mascarpone
4 uova
100 gr di zucchero

fragole per la decorazione


Per i cestini:
Per la perfetta riuscita di questi cestini, il primo accorgimento da effettuare è quello di utilizzare degli albumi a  temperatura ambiente. Il secondo è quello di utilizzare una ciotola di vetro, completamente pulita e senza residui di grasso. Il terzo è quello di montare gli albumi immergendo la ciotola di vetro in una pentola posta sul fuoco.
Mettere gli albumi nella ciotola insieme al succo di limone e montarli a neve ferma con delle fruste elettriche. Quando il volume del composto sarà raddoppiato cominciate ad aggiungere lo zucchero a velo, setacciandolo pian piano.
Continuate a montare il composto fin quando questo non sarà completamente montato, tanto da poter capovolgere la ciotola senza provocare la sua caduta.
Mettere l'impasto in una sac a poche. Con l'aiuto di un coppapasta o di un bicchiere disegnare su della carta forno dei cerchi, che serviranno da base per la creazione del cestino di meringa.
Con la sac a poche creare prima una spirale che servirà da base al cestino e sempre con la sac a poche, con un beccuccio a stella, realizzate tre anelli sovrapposti spremendo il composto sulla circonferenza della spirale. Infornate a forno caldo per circa due ore a 70-80°.

Per la crema al mascarpone:
Separare gli albumi dai tuorli. Montare a neve ferma gli albumi in una ciotola. In un altro recipiente unire i tuorli con lo zucchero e lavorare il composto fin quando questo non diventerà chiaro e spumoso. A questo punto aggiungere il mascarpone. Continuare a lavorare il composto, fin quando il mascarpone non sarà completamente unito alla crema. Aggiungere anche gli albumi montati e mescolare delicatamente con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto. Lasciate riposare in frigorifero.

Assemblate il dolce. Riempite il cestino di meringa con la crema pasticcera aiutandovi col sac a poche. Sopra ponete una fragola tagliata a ventaglio.



Con questa ricetta partecipo al contest di Dani:


e a quello di L'amore in cucina



lunedì 30 aprile 2012

Eravamo quattro amiche...al pc - Panna cotta e biscottini ai mirtilli

Di iniziative carine nei blog di cucina se ne vedono tantissime, ma quella che mi ha davvero colpito in questo periodo è stata quella di Francesca di Scorribande in cucina. Si tratta di organizzare un vero e proprio menù a tema per una cena "virtuale". Una delle cose belle dell'avere un blog è proprio quello di conoscere persone nuove che hanno la stessa passione per la cucina e questo contest è un ottimo pretesto per approfondire di più la conoscenza di alcune foodblogger di cui sono diventata una assidua lettrice.
Così ho scritto prima a Martina del blog "Lamponi e Tulipani" proponendole la partecipazione al concorso e insieme a lei abbiamo pian piano valutato le altre due partecipanti: Carla Emilia del blog "un'arbanella di basilico" e Any del blog "Any Secret".
Scegliere il tema finale non è stato semplice...tante teste tante belle idee! Alla fine il nostro menù si è ispirato al trascorrere delle ore della giornata. Si parte dall'alba per arrivare alla notte, facendosi trasportare dalle mille tonalità che caratterizzano le varie ore. Allora non mi dilungo ulteriormente e vi presento il nostro menù:

NORD-SUD-OVEST-EST  IL MENU' DEL GIORNO



il tempo sarà buono per tutta la giornata:
al mattino presto il sole colorerà  di rosa il mare con l'antipasto di Carla: Insalata di gamberi in salsa rosa
il sole brillerà fino a pomeriggio inoltrato con il primo di Martina: Pie di pollo
in serata il cielo si incendierà in un tramonto infuocato con il secondo di Anastasia: Tonno in crosta di pistacchi
e per finire in nottata la luce bianca della luna ci farà ben sperare anche per domani con la mia ricetta: Panna cotta con biscottini ai mirtilli.

A me è toccato l'ultimo piatto, il dolce, bianco che più bianco non si può, va a ricordare proprio il chiarore della luna piena. Cosa potrebbe rappresentarlo meglio della panna cotta? I mirtilli mi sembravano un'ottima accoppiata con questo piatto, tondi e blu notte appunto accompagnano perfettamente questo dessert.
Ma in cielo non c'è solo la luna, ci sono anche le stelle che rischiarano il buio della notte. Per questo ad accompagnare la panna cotta ci sono anche dei biscottini ai mirtilli, un vero e proprio esperimento con esito positivo.
Che dire di più, non mi resta che presentare questo dolce, augurando una buona notte a voi e alle mie tre bravissime compagne di cena!!

PANNA COTTA e BISCOTTINI AI MIRTILLI



Ingredienti:
Per la panna cotta:
250 ml di latte
250 ml di panna fresca
6 gr di colla di pesce
50 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
mirtilli per la decorazione

per i biscottini ai mirtilli:
300 gr di farina 00 per dolci e sfoglie (per me Molino Rosignoli)
2 tuorli e un uovo intero
la buccia grattugiata di un limone
150 gr di burro
120 gr di zucchero
80 gr di mirtilli
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci

PROCEDIMENTO:
Per la panna cotta:
Prima di tutto mettete a bagno la colla di pesce in una bacinella di acqua fredda per una decina di minuti. Dovrà essere ammollata per essere usata.
Mettete in una pentola latte, panna e vanillina facendo riscaldare sul fuoco il composto. Quando sarà caldo, ma senza raggiungere l'ebollizione, aggiungete lo zucchero mescolando bene e infine la colla di pesce.
Continuate a cuocere sempre mescolando per un paio di minuti e comunque almeno fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati tra di loro. 
Versate poi il composto in sei stampini monoporzione, lasciate raffreddare almeno mezzora a temperatura ambiente e poi trasferite gli stampini in frigorifero per almeno 5 ore.
Per la decorazione con i mirtilli: fate sciogliere in padella un cucchiaio di zucchero con poche gocce di limone e unite i mirtilli. L'operazione dovrà essere svolta in maniera velocissima e delicata perché altrimenti si sfaldano diventando una salsa.


Per i biscottini di frolla ai mirtilli:
In una ciotola o sulla spianatoia fare una fontana con zucchero e farina. Unire le uova a temperatura ambiente e il burro freddo. Infine grattugiate la buccia di un limone. Amalgamate tutti gli ingredienti velocemente e aggiungete alla fine un cucchiaino e mezzo di lievito per dolci. Formate una palla che metterete in un panno umido in frigorifero per mezzora.
Quando sarà trascorso il tempo di riposo in frigorifero stendere un po' di farina sulla spianatoia e aggiungere all'impasto i mirtilli. Tanti si sfalderanno, colorando la pasta, altri rimarranno interi.
Stendete la pasta e con dei tagliapasta a forma di stella date forma ai biscotti.
Vanno cotti in forno caldo a 180° per 15 minuti.


Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca:


Mal che vada ho conosciuto tre persone carinissime! un bacione ragazze! Chissà se un giorno riusciremo a organizzare una cena "normale"... =)



lunedì 23 aprile 2012

La dieta no no no...

No, questo non è un post per chi è a dieta. Lo dico subito perchè in tempo di remise en forme (si piove e fa freddo ma siamo sempre alle porte di maggio) vedere colazioni così caloriche provoca gravi stati di deprivazione da zuccheri e conseguente cattivo umore!
E questo detto da una che la dieta cerca di cominciarla ogni giorno, ma col cibo no, non c'è nulla da fare, non ho volontà. Ecco perchè quando mi è stata proposta una colazione così, con dei buonissimi e croccanti waffel alla panna, i miei buoni propositi del <<sto a dieta>> si sono trasformati per l'ennesima volta in <<vabbè comincio domani che è pure lunedì!>>. Inutile dire che quando questo post sarà pubblicato mi sarò pentita amaramente della mia ennesima eccezione (che più che una regola sembra un vago miraggio), ma ormai le calorie si saranno già accumulate lì dove dovevano andare (e chi mi conosce sa a cosa alludo).
Il fautore di tutto questo è ancora una volta lui, il traditore, il pinguino....Grà insomma. L'ha detto che vuole un posto tutto suo qui nel mio blog e sempre più spesso lo vedo indaffarato in cucina con porta chiusa e reflex in mano. In alternativa minaccia di <<mettersi in proprio>>. Vedete voi cosa mi tocca subire, non solo gli agguati alla dieta, pure le minacce! Chissà, magari un giorno ci sarà un angolo pure per lui...per ora Grà accontentati di questo post!

WAFFEL ALLA PANNA



Ingredienti (per circa 5 pezzi):
155 gr di farina 00 per dolci e sfoglie (per me Molino Rosignoli)
80 gr di burro
80 gr di zucchero
1 uovo grande (o 2 piccole)
125 ml di panna da cucina o panna liquida
50 gr amido per dolci

PROCEDIMENTO:

Ungere la piastra per waffel con un po' di burro, chiuderla e lasciar riscaldare.
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, successivamente unire l'uovo.
Aggiungere la farina setacciata, l'amido e infine la panna.


Versare poi tre cucchiai di composto sulla piastra calda, chiudere e aspettare circa 3-4 minuti per la cottura.
In alternativa alla piastra penso possiate usare una padellina unta con il burro.

Fate raffreddare e condite con zucchero a velo (d'obbligo!) e volendo con sciroppo d'acero, miele, marmellata o nutella.


Altro che dieta!



giovedì 19 aprile 2012

Ricordi intrecciati...una treccia per Matti

Non vedevo l'ora di scrivere questo post! Era ancora febbraio quando saltando da un blog all'altro, ho visto questo bellissimo contest di Eleonora del blog Burro e Miele, ma, tra impegni e altri esperimenti culinari, solo ieri sono riuscita a provare questa ricetta. La gara consiste nel trovare una merenda per Matti, il goloso giudice che sceglierà le quattro ricette finaliste.
La prima merenda che mi è venuta in mente pensando a questo tema è "la Treccia", una brioche dolce di cui sono particolarmente ghiotta! Non so che origini abbia ma qui a Padova, purtroppo, non l'ho mai trovata. Quando ero piccola invece ne ho mangiate così tante da farne indigestione. Cominciavo dalla granella di zucchero di cui la brioche è solitamente cosparsa (gli zuccherini, come li chiamo io) e finita quella continuavo ad assaporare il dolce interno, staccando un pezzo dopo l'altro, fino a lasciare una marea di briciole ovunque.
Ora non nascondo che anche ora quando la compro la mangio così come facevo da piccola, zuccherino dopo zuccherino e briciola dopo briciola. Non vi dico il profumo proveniente dal forno una volta preparate!
Ecco perché questa è la ricetta che ho scelto di postare per la merenda di Matti. Ci ho abbinato un bel bicchiere di frullato di banane e mela, dolce dolce anche lui ma completamente sano. Altro che bevande gassate! 
La mia versione è quella classica, semplice e vuota, ma si può modificare aggiungendo uvetta o gocce di cioccolata o mangiandola con marmellata o con altri ripieni. Insomma, spazio alla fantasia e soprattutto, alla golosità!

TRECCIA e FRULLATO MELA E BANANA



Ingredienti*:
Per la brioche:
125 gr di farina per dolci e sfoglie Molino Rosignoli
125 gr di farina manitoba Molino Rosignoli
50 gr di burro
80 gr di zucchero semolato
70 ml di latte
mezzo panetto di lievito
sale qb
vanillina
2 cucchiai di miele
2 uova
granella di zucchero

Per il frullato (x un bicchiere)
mezza mela
mezza banana
mezzo bicchiere di latte
1 cucchiaio di miele (o di zucchero)

PROCEDIMENTO:
In una ciotola lavorare burro, zucchero, miele e un uovo. Aggiungere man mano le due farine e mescolare con un cucchiaio di legno. 
Sciogliere nel latte tiepido (non troppo caldo) il lievito e aggiungerlo all'impasto. Aggiungere poi la vanillina e il sale. Formare una palla (aggiungere farina o latte se serve per ottenere un impasto soffice) e lasciare lievitare in forno freddo per circa 2 ore.


Su una spianatoia cosparsa di farina dividere la pasta in quattro parti e da ognuna di queste ricavare tre serpentelli da intrecciare tra loro. In questo modo otterrete quattro brioche.


Mettetele su una teglia molto distanziate tra di loro e lasciate di nuovo lievitare per almeno un'altra ora. La grandezza delle brioche raddoppierà. Spennellare la parte superiore con l'uovo sbattuto e spolverizzare di granella di zucchero.
Infornare per circa 15-20 minuti a 180°. 


**Le dosi sono per 4 brioche medie, ma le dosi si possono raddoppiare.

Per il frullato mettere tutti gli ingredienti nel frullatore. Regolare di latte in base alla consistenza che si vuole raggiungere. Versare in un bicchiere e bere subito.



Con questa ricetta partecipo al contest di Burro e Miele: